Un evento dalle dimensioni Colossali
Circa 150 grandi caldaie di rame, oltre 20.000 razioni distribuite gratuitamente a tutta la popolazione, oltre 300 addetti che si occupano di tutte le fasi della manifestazione, suddivisi in 32 gruppi: sono questi i numeri di un evento tipico e allo stesso tempo grandioso come la Colossale Fagiuolata che caratterizza sin dai tempi più remoti il Carnevale di Santhià.
Il giorno stabilito per la manifestazione è il lunedì grasso e comincia con le “Sveglie” suonate dal Corpo Pifferi e Tamburi, per dare inizio alle operazioni di preparazione dell’evento.
La riuscita della Fagiuolata dipende anche dalla ricetta tradizionale, realizzata con ingredienti semplici (fagioli, lardo, salami e poco altro), che rende il piatto facilmente replicabile, senza alternarne mai il gusto.
Secondo la tradizione il piatto dovrebbe essere consumato in loco, ma sempre più spesso i cittadini santhiatesi e gli abitanti dei paesi vicini preferiscono portare la razione presso la propria abitazione, per condividerla con parenti e amici.
Antica Ricetta che i Santhiatesi si tramandano dal XIV secolo
Ingredienti
- 20 quintali di fagioli qualità Saluggia coltivati sul territorio della Provincia di Vercelli
- 10 q. di salami da cuocere, prodotti con suini allevati e macellati sul territorio della Provincia di Vercelli
- 10 q di pane prodotti da panettieri attivi sul territorio della Città di Santhià
- 1,5 q. di lardo tritato, derivante dalla lavorazione dei suini allevati e macellati sul territorio della Provincia di Vercelli
- 1,5 q. di cipolle tritate
- 750 foglie di alloro
- 80 kg di sale grosso
Preparazione
Dividere i 20 quintali di fagioli in 150 caldaie in rame non stagnato, aggiungere acqua e lasciare riposare per otto ore in modo che i fagioli si ammorbidiscano.
Trascorse le otto ore scolare l’acqua rimasta e riempire nuovamente le caldaie.
Accendere i fuochi a legna e iniziare la cottura.
Rimestare in continuazione onde evitare che i fagioli si attacchino sul fondo della caldaia.
Dopo un’ora di cottura aggiungere il lardo tritato e, a seguire, le cipolle.
Trascorse tre ore di ebollizione, aggiungere i salami e lasciarli cuocere per 45 minuti. Trascorso tale tempo togliere i salami e aggiungere le foglie di alloro e il sale, e far cuocere ancora per un’ora.
Al termine della cottura, dopo la Benedizione del Prevosto e lo sparo di un fucile, in Piazza Zapelloni (denominata durante il periodo carnevalesco “Piazza Teresio Berri”) i fagioli sono distribuiti lungo le paline nel seguente modo:
- Un mestolo di fagioli
- Una porzione di salame
- Una pagnotta di pane
Il tutto rigorosamente… in recipienti di ogni fattura e dimensione, che la popolazione santhiatese si porta dalle rispettive abitazioni.